Disinformazione sul diritto di voto in Danimarca svelata

La verità sul voto in Danimarca

Recentemente, un post virale sui social media ha affermato che le persone che ricevono assistenza sociale in Danimarca non hanno il diritto di votare. Questa affermazione, però, si basa su informazioni obsolete e fuorvianti. Secondo quanto verificato dall’ufficio di fact-checking Comprova, la legislazione menzionata nel post è stata abrogata nel 1961. Pertanto, è fondamentale esaminare il contesto e la legalità attuale riguardo ai diritti di voto in Danimarca.

Il diritto di voto garantito a tutti i cittadini

La Costituzione danese garantisce a ogni cittadino maggiorenne con residenza permanente il diritto di votare alle elezioni generali. Questo diritto è protetto e non può essere negato sulla base della ricezione di assistenza sociale. Infatti, la Embaixada da Dinamarca in Brasile ha confermato che qualsiasi persona di età superiore ai 18 anni ha il diritto di partecipare alle elezioni, indipendentemente dalla propria situazione economica.

La diffusione della disinformazione

Negli ultimi anni, le informazioni false riguardo ai diritti di voto in Danimarca si sono diffuse soprattutto in America Latina. Numerose pubblicazioni sui social media hanno cercato di fare luce su questa questione, ma spesso senza un adeguato supporto di dati. Ad esempio, nel 2019, la Embaixada da Dinamarca in Messico ha pubblicato un chiarimento sulla questione, mentre nel 2022, l’ambasciata in Argentina ha fatto lo stesso. Queste azioni evidenziano un impegno costante per combattere la disinformazione.

Un passato controverso

È vero che fino al 1933, le persone che ricevevano assistenza sociale, nota come «Ajuda aos Pobres», non avevano il diritto di votare. Tuttavia, dopo una riforma sociale, questa restrizione è stata rimossa e, nel 1961, la legge che negava il voto agli assistiti è stata definitivamente abrogata. Oggi, chi riceve assistenza sociale in Danimarca può votare senza restrizioni, un fatto che contraddice le affermazioni di chi diffonde disinformazione.

Comprova: il monitoraggio della disinformazione

Il progetto Comprova lavora per monitorare e verificare i contenuti sospetti che circolano in rete riguardo a temi significativi come le politiche pubbliche, la salute e le elezioni. Questo sforzo non si limita solo alla Danimarca, ma si estende a diverse nazioni, incluse quelle latino-americane, dove la disinformazione può avere un impatto negativo sulla percezione e partecipazione civica.

Riflessioni finali sulla responsabilità informativa

In un’epoca in cui le notizie viaggiano rapidamente, è fondamentale che il pubblico si impegni a verificare le informazioni prima di condividerle. Le affermazioni infondate possono influenzare l’opinione pubblica e portare a una maggiore confusione sui diritti civili. Le istituzioni, le ambasciate e i progetti di fact-checking come Comprova giocano un ruolo cruciale nel mantenere l’integrità delle informazioni e nel garantire che i cittadini siano informati correttamente.