Le accuse contro gli attivisti
In Colombia, la situazione si è fatta tesa per undici attivisti che sono stati incriminati per una serie di reati, tra cui rapimento e furto. Questi reati sono stati sollevati in seguito a manifestazioni pacifiche contro la multinazionale mineraria AngloGold Ashanti, che sta cercando di espandere le proprie operazioni nel comune di Jericó, situato nella regione sud-occidentale di Antioquia. Le accuse, secondo il pubblico ministero, si basano su tre denunce presentate dalla società mineraria, che riguardano oltre 40 cittadini locali, in quello che sembra essere un tentativo di soffocare il dissenso.
Le denunce e le proteste
Le denunce riguardano episodi che si sarebbero verificati tra maggio 2022 e dicembre 2023, durante i quali i locali avrebbero impedito l’accesso a diversi dipendenti dell’azienda mineraria. In un incidente, circa sedici membri del personale di AngloGold Ashanti sono stati trattenuti per cinque ore da un gruppo di circa otto attivisti armati di machete e bastoni. Gli attivisti avrebbero affermato che le operazioni della compagnia non potevano proseguire perché la zona rientrava in un’area protetta.
Le reazioni locali e le accuse di repressione
La reazione della comunità è stata forte, con molti residenti che vedono queste accuse come un modo per silenziare la lotta contro la minaccia rappresentata dall’estrazione mineraria nelle loro terre. La protesta contro AngloGold Ashanti non è una novità; i residenti si oppongono a progetti minerari da più di quindici anni, sostenendo che la multinazionale stia cercando di imporre le proprie attività senza il consenso della comunità, un requisito legale fondamentale in Colombia.
Il contesto della lotta per le risorse naturali
Colombia ha una lunga storia di conflitti legati all’estrazione mineraria e alla protezione delle risorse naturali. Gli attivisti incriminati sono considerati figure chiave nella lotta per difendere la terra e le fonti d’acqua della regione. Recentemente, più di 100 cittadini locali hanno smantellato una piattaforma mineraria installata segretamente da AngloGold Ashanti su terreni di proprietà di un ex sindaco. Questo gesto rappresenta una chiara opposizione alla presenza dell’azienda, che secondo i cittadini sta cercando di stabilire un progetto di estrazione su larga scala per rame e oro in una zona tradizionalmente agricola.
Le implicazioni legali e sociali
L’incriminazione degli attivisti ha sollevato interrogativi riguardo alla legittimità delle accuse e alla protezione dei diritti delle comunità locali. Durante un’udienza, il giudice ha richiesto al pubblico ministero di specificare meglio i crimini denunciati, in particolare per quanto riguarda un secondo incidente in cui un gruppo di ciclisti è stato bloccato. Questo ha portato a riflessioni su quanto possa essere classificata una protesta pacifica rispetto a un blocco stradale, evidenziando le sfide legali e sociali che i cittadini devono affrontare.
Il ruolo di AngloGold Ashanti
AngloGold Ashanti, fondata nel 2004 dalla fusione di AngloGold e Ashanti Goldfields Corporation, è oggi la settima compagnia mineraria d’oro al mondo, con attività su quattro continenti. Tuttavia, la sua reputazione è stata macchiata da accuse di violazioni dei diritti umani, incluso il finanziamento di gruppi paramilitari responsabili di omicidi di contadini e leader comunitari. Le comunità locali, quindi, non solo si oppongono all’estrazione mineraria, ma anche al modo in cui l’azienda ha storicamente interagito con le regioni in cui opera.
Una lotta per la sopravvivenza agricola
Per i residenti di Jericó, la lotta contro le operazioni minerarie è una questione di sopravvivenza. «Questa non è una regione mineraria, è una terra di agricoltori, e vogliamo continuare a coltivare cibo qui», affermano i membri della comunità. La loro determinazione a mantenere il controllo sulle proprie risorse naturali è un chiaro segnale della crescente consapevolezza e organizzazione tra le comunità locali contro il potere delle multinazionali.